Quaderni dell'antiriciclaggio - Collana Dati statistici II-2018

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Marzo 2019

Nel secondo semestre del 2018 l’Unità di Informazione Finanziaria per l'Italia ha ricevuto 48.687 segnalazioni di operazioni sospette, in aumento rispetto a quelle pervenute nel periodo corrispondente del precedente anno (9,1 per cento). Nell'anno sono state acquisite 98.030 segnalazioni, con un aumento del 4,5 per cento rispetto al 2017.

La crescita del secondo semestre è totalmente imputabile alle segnalazioni di riciclaggio (47.503 unità, + 13,7 per cento) che hanno più che compensato la continua riduzione di quelle relative alla voluntary disclosure (762 unità rispetto alle 2.312 del secondo semestre del 2017) e il rallentamento delle segnalazioni relative al finanziamento del terrorismo (409 a fronte di 506); queste ultime, peraltro, hanno superato nell’anno per la prima volta le 1.000 unità. Per le segnalazioni di riciclaggio si tratta in assoluto del maggior numero di segnalazioni ricevute nell’arco di un semestre.

A fronte di una sostanziale stabilità delle segnalazioni inoltrate dagli operatori bancari, si rilevano maggiori livelli di partecipazione al sistema segnaletico da parte di altre categorie di soggetti obbligati, quali IMEL e IP, anche comunitari, e prestatori di giochi e scommesse. Nel secondo semestre del 2018 l’incidenza del comparto finanziario non bancario è aumentato dal 14,3 al 18,6 per cento e quella del comparto non finanziario dal 10,4 al 12,2 per cento.

Sotto il profilo della ripartizione territoriale si osserva l'incremento delle segnalazioni relative a operazioni effettuate in Campania (da 4.965 a 6.036), in Toscana (da 2.982 a 3.613), in Sicilia (da 2.400 a 2.898), in Puglia (da 2.379 a 2.632) e in Emilia-Romagna (da 3.091 a 3.325).

Nel periodo considerato l'Unità ha complessivamente analizzato e trasmesso agli Organi Investigativi 49.014 segnalazioni. Nello stesso arco di tempo ha adottato 23 provvedimenti di sospensione di operazioni sospette ai sensi dell’articolo 6, comma 4, lettera c), del decreto legislativo 231/2007, per un valore di complessivi 5,6 milioni di euro.

Nel semestre l'Autorità giudiziaria ha inviato alla UIF 120 richieste di informazioni e ha ricevuto dall’Unità 258 note di risposta, comprensive di seguiti riferibili a interlocuzioni avviate prima del semestre di riferimento; le segnalazioni oggetto di acquisizione sono state 836.

Anche nel secondo semestre del 2018 si è confermato il crescente trend nell'attivazione da parte della UIF di scambi informativi con altre FIU, in particolare per esigenze di analisi di segnalazioni di operazioni sospette (con un aumento di oltre il 20% rispetto allo stesso periodo del 2017). Le richieste di collaborazione e le informative spontanee provenienti da controparti estere (1.133 comunicazioni) si mantengono complessivamente sui livelli fatti registrare nello scorso anno.

Nel secondo semestre del 2018 è aumentato l'importo totale dell’operatività finanziaria registrata nelle Segnalazioni Antiriciclaggio Aggregate (SARA), a fronte di una sostanziale stabilità nella quantità delle transazioni sottostanti e del calo nel numero delle banche segnalanti (dovuto per lo più a processi di fusione o incorporazione). Si registra un notevole incremento della movimentazione degli Istituti di moneta elettronica, connesso all’accresciuta numerosità dei segnalanti della categoria.

Nel corso del semestre il valore dell’oro scambiato è rimasto sostanzialmente invariato.

L'11 luglio 2018 la UIF ha posto in consultazione le istruzioni per l'invio delle comunicazioni oggettive di cui all'art. 47 del d.lgs. 231/07, riferite alle operazioni in contanti che superano 10 mila euro mensili, anche cumulate nel medesimo periodo a partire da transazioni singole di mille euro effettuate da parte dello stesso cliente o esecutore. Le istruzioni sono state emanate il 28 marzo 2019 a seguito del parere favorevole formulato dal Comitato di Sicurezza Finanziaria il 20 marzo.

A livello internazionale, il GAFI ha introdotto standard in materia di valute virtuali, definendo le nozioni di "Virtual Asset" e "Virtual Asset Service Providers" (VASP). In base alla nuova Raccomandazione n. 15 i VASP devono essere sottoposti alle normative nazionali di prevenzione del riciclaggio e del finanziamento del terrorismo, a regimi di licenza o registrazione e a controlli.