Organizzazione internazionale

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A livello internazionale, diversi organismi di natura sia governativa sia tecnica sono coinvolti nella prevenzione e nel contrasto del riciclaggio e del finanziamento del terrorismo. In relazione all'area geografica di competenza, l'azione di tali organismi ha portata globale ovvero regionale.

Gruppo di Azione Finanziaria Internazionale

Il Gruppo d'Azione Finanziaria Internazionale (GAFI) è un organismo intergovernativo creato nel 1989 in ambito OCSE con lo scopo di definire e promuovere strategie di contrasto del riciclaggio, a livello nazionale e internazionale. In occasione del trentesimo anniversario, nel 2019, il GAFI è stato reso un organismo permanente e ne è stato approvato un mandato aggiornato che conferma il ruolo centrale nel contrasto al riciclaggio e al finanziamento del terrorismo.

Gli International Standards on Combating Money Laundering and the Financing of Terrorism & Proliferation, compendiati in quaranta Raccomandazioni e aggiornati interamente nel 2012, costituiscono principi di riferimento che i paesi sono chiamati a recepire nel contesto dei rispettivi ordinamenti giuridici, amministrativi e finanziari. Le Raccomandazioni sono accompagnate da "Note Interpretative" e da un Glossario di definizioni che formano parte integrante degli standard.

Il GAFI svolge un'intensa attività volta a promuovere e verificare l'applicazione dei principi internazionali, al fine di rafforzare l'impegno degli Stati e accrescere l'efficacia delle misure nazionali per la prevenzione e il contrasto del riciclaggio di denaro di provenienza illecita, del finanziamento del terrorismo e della proliferazione delle armi di distruzione di massa.

Nel 2013 il GAFI ha definito una nuova Methodology for Assessing Compliance and Effective Implementation of the FATF Recommendations che contiene criteri di dettaglio per la valutazione della "conformità tecnica" (technical compliance) degli assetti nazionali rispetto agli standard e dell'efficacia (effectiveness) delle misure adottate. La Metodologia costituisce la base del quarto ciclo di mutual evaluation che ha visto l'Italia tra i primi paesi interessati.

Il Rapporto di mutual evaluation del sistema antiriciclaggio italiano è stato pubblicato nell’ottobre del 2015. L'esito della valutazione riconosce che il sistema italiano è caratterizzato da un robusto quadro giuridico e istituzionale, da una buona comprensione dei rischi e, in generale, da un buon grado di cooperazione e coordinamento delle policy tra le autorità. Il giudizio positivo ha trovato riscontro negli elevati rating assegnati.

La mutual evaluation ha esaminato nel dettaglio le caratteristiche e l'operatività della UIF. Il giudizio è stato particolarmente positivo, con rating elevati in tutti gli ambiti di competenza dell'Unità. Il rapporto ha riconosciuto che la UIF è una unità di intelligence finanziaria ben funzionante; che produce buone analisi operative e analisi strategiche di elevata qualità che forniscono valore aggiunto alle segnalazioni di operazioni sospette; che tali analisi supportano validamente le indagini per riciclaggio, reati presupposto e finanziamento del terrorismo. Il Rapporto ha individuato infine gli interventi necessari a migliorare il sistema nazionale, fornendo al riguardo indicazioni specifiche.

Nel 2019 il GAFI ha approvato il primo rapporto di valutazione di follow-up della mutual evaluation dell'Italia. Il Rapporto si concentra sulla conformità della normativa nazionale agli standard GAFI (technical compliance).

La valutazione ha avuto esito positivo, anche alla luce delle regole introdotte in Italia per il recepimento della quarta Direttiva europea "antiriciclaggio". Il rating relativo a otto raccomandazioni, tra cui quelle attinenti all'attività della UIF, è stato innalzato al livello massimo (compliant); allo stesso tempo, è stata mantenuta evidenza dei limiti che permangono nel nuovo quadro di regole.

Per i profili di specifico interesse della UIF, viene riconosciuta l’esplicita estensione dell'obbligo di segnalazione e del campo di attività dell'Unità anche ai casi di sospetto di reati presupposto, oltre che di riciclaggio e di finanziamento del terrorismo (Raccomandazioni 20 e 29). Viene dato atto delle nuove disposizioni che prevedono forme di accesso da parte della UIF a informazioni investigative a supporto delle funzioni di analisi, al contempo notando le condizioni e i limiti (art. 12, comma 4, del D.lgs. 231/2007). In tema di collaborazione internazionale, l’estensione del campo di azione della UIF ai reati presupposto del riciclaggio risolve anche il relativo precedente rilievo sulla Raccomandazione 40, rendendo esplicita la piena capacità dell'Unità di scambiare informazioni.

Le attività del GAFI, al pari di altri organismi internazionali ed europei, sono rivolte anche al rafforzamento dei presidi per la prevenzione e il contrasto del finanziamento del terrorismo. L'impegno in questo ambito è aumentato per tenere conto delle persistenti, elevate minacce poste dal terrorismo internazionale.

Nel 2016 il GAFI ha approvato una nuova Strategia per contrastare il finanziamento del terrorismo. La Strategia è stata seguita da un Operational Plan che delinea in dettaglio le attività da sviluppare. Il piano operativo sottolinea la necessità di rafforzare la collaborazione tra le autorità nazionali; anche la collaborazione internazionale deve essere estesa rimuovendo gli ostacoli che limitano lo scambio di informazioni tra FIU. L’attuazione delle misure viene monitorata; il Piano viene periodicamente aggiornato con l'indicazione di nuove iniziative che si adattino al contesto in evoluzione.

Il GAFI promuove inoltre la diffusione delle misure antiriciclaggio al di fuori dell'ambito dei paesi membri collaborando con gli organismi regionali creati su suo modello (FATF-Style Regional Bodies, FSRBs) e con altri organismi internazionali. Elabora, in collaborazione con gli organismi regionali, linee guida e best practice, approfondisce le tipologie di riciclaggio e di finanziamento del terrorismo, segue le nuove tendenze e i nuovi rischi, diffondendo specifiche analisi su determinati settori o fattori di rischio.

Il GAFI svolge la propria attività attraverso cinque gruppi di lavoro, differenziati per aree tematiche. Inoltre, un "Forum of FATF Heads of FIU" si riunisce per l'approfondimento di temi attinenti all'attività e alla collaborazione delle FIU. I risultati dei lavori dei gruppi vengono discussi nella Plenaria, unico organo decisionale. Nella Plenaria vengono in particolare discussi e approvati i rapporti di Mutual Evaluation. La delegazione italiana al GAFI, di cui fa parte la UIF, è coordinata dal Ministero dell'Economia e delle Finanze.

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Gruppo Egmont

Il Gruppo Egmont è l’organismo globale delle Financial Intelligence Unit (FIU), costituito nel 1995 per il supporto alle prassi operative e alla collaborazione internazionale. Le FIU aderenti sono rapidamente aumentate, superando nel corso degli anni le 150. Il Gruppo Egmont gestisce e sviluppa la rete protetta denominata Egmont Secure Web (ESW) che viene utilizzata dalle FIU per lo scambio di informazioni operative.

Il Gruppo Egmont promuove lo sviluppo delle FIU, ne stimola la collaborazione e il reciproco scambio di informazioni e conoscenze relative a casi di riciclaggio e finanziamento del terrorismo, elabora standard e pratiche comuni, favorisce la creazione di nuove FIU in paesi che ne sono privi, fornendo anche il necessario supporto di natura tecnica.

Nel corso del 2015, per fronteggiare la minaccia terroristica globale, il Gruppo Egmont ha avviato lo sviluppo di un progetto finalizzato all'approfondimento delle modalità di finanziamento dell'autoproclamato Stato Islamico (ISIL) e dei comportamenti finanziari associati ai foreign terrorist fighters. Il progetto si basa su modalità di condivisione delle informazioni attraverso la piattaforma ESW su base multilaterale, idonee a coinvolgere contestualmente tutte le FIU potenzialmente interessate. Attraverso tali prassi di collaborazione è stato possibile tracciare profili dell'attività finanziaria dei foreign terrorist fighters e individuare reti di supporto ad attività riconducibili all'ISIL.

Il Gruppo Egmont è articolato in diversi organi: la Plenaria, i Capi delle FIU, un comitato direttivo con funzioni di impulso e coordinamento, quattro gruppi di lavoro permanenti.

La FIU italiana è membro del Gruppo Egmont dal 1996 (fino al 1° gennaio 2008 come Ufficio Italiano dei Cambi, successivamente come Unità di Informazione Finanziaria per l'Italia).

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Moneyval

Il Moneyval (Select Committee of Experts on the Evaluation of Anti-Money Laundering Measures) è stato istituito nel 1997 nell'ambito dello European Committee on Crime Problems del Consiglio d'Europa. Esso è l'organo preposto alle politiche antiriciclaggio nell'ambito del Consiglio e agisce anche quale organo regionale del GAFI. Il Moneyval svolge attività di mutual evaluation dei Paesi membri del Consiglio d'Europa, applicando gli standard e la Metodologia del GAFI.

La UIF partecipa alle attività di Moneyval nell'ambito della delegazione italiana.


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Organismi dell'Unione Europea

Le attività dei competenti organismi dell'Unione Europea attengono alla produzione di regole, al coordinamento tra gli Stati membri nell'applicazione delle stesse, alla collaborazione tra le singole autorità nazionali a livello tecnico-operativo.

Expert Group on Money Laundering and terrorist financing

Il Comitato europeo "antiriciclaggio" è presieduto dalla Commissione Europea e composto da delegazioni degli Stati membri. Esso, come previsto dalla Quinta direttiva, assiste la Commissione nella predisposizione di regole attuative e di iniziative per l'applicazione delle regole comuni. Nel Comitato si svolge inoltre il coordinamento tra gli Stati membri per la partecipazione ai lavori del GAFI. La UIF vi partecipa nell'ambito della delegazione italiana, coordinata dal Ministero dell'Economia e delle Finanze.

Piattaforma delle Financial Intelligence Unit dell'Unione europea

La Piattaforma delle FIU dell'Unione europea, presieduta dalla Commissione europea e composta da esponenti delle FIU degli Stati membri, è attiva dal 2006 quale gruppo informale di confronto e coordinamento tra le FIU; essa  ha trovato esplicito riconoscimento nella quarta Direttiva che le ha conferito un esteso mandato per il recepimento e l'attuazione delle regole europee di interesse delle FIU.

La Piattaforma è impegnata in particolare nello sviluppo delle forme e degli strumenti della collaborazione tra le FIU, nella definizione di criteri per l'individuazione di operazioni sospette cross-border e nella promozione e nel coordinamento di analisi congiunte. Essa inoltre è coinvolta nella governance di FIU.net.

La Piattaforma ha completato un ampio mapping exercise, coordinato dalla UIF, nel quale si svolge una ricognizione delle caratteristiche e delle criticità attinenti alle attività delle FIU (Mapping Exercise and Gap Analysis on FIU's Powers and Obstacles for Obtaining and Exchanging Information). Nel Rapporto l'analisi delle criticità è accompagnata dall'approfondimento delle relative cause ed è completata dalla formulazione di proposte per il loro superamento. Un dettagliato workplan, ispirato dai risultati del Mapping Exercise e costantemente aggiornato, individua le aree di intervento prioritario della Piattaforma. Sulla base delle analisi e delle proposte formulate, la Commissione europea ha definito e pubblicato il 24 luglio 2019 un Rapporto sulle caratteristiche delle attività e della collaborazione delle FIU e sul ruolo del “Meccanismo europeo di supporto e coordinamento”, come previsto dalla quinta Direttiva antiriciclaggio.

Soprattutto attraverso la valorizzazione delle segnalazioni di rilievo cross-border e lo sviluppo di analisi congiunte, la Piattaforma prefigura forme avanzate di collaborazione e integrazione operativa tra le FIU a livello europeo.

La rete FIU.NET

La rete FIU-NET è l'infrastruttura di comunicazione tra le Financial intelligence Unit (FIU) dell'Unione europea. Essa consente uno scambio strutturato di informazioni su base multilaterale, garantisce standardizzazione applicativa, immediatezza e sicurezza degli scambi.

La rete, nata come progetto co-finanziato dalla Commissione Europea, dal 1° gennaio 2016 è collocata presso l'Agenzia di polizia europea "Europol", in base a un Common Understanding con le FIU nel quale è sancito l'impegno di Europol ad assicurare la "piena equivalenza funzionale" della rete, cioè la salvaguardia delle funzionalità che supportano gli scambi tra le FIU e lo sviluppo di forme evolute di collaborazione.

Le FIU europee partecipano alla governance e ai processi decisionali relativi al funzionamento e alla gestione della rete attraverso un Advisory Group, nominato dalla Piattaforma delle FIU europee e chiamato a formulare pareri e proposte nei confronti dei competenti organi decisionali di Europol.


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