Accordo tra l'Unità di Informazione Finanziaria per l'Italia e l'Autorità Nazionale AntiCorruzione in materia di collaborazione e scambio di informazioni

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Il 30 luglio 2014 l'Unità di Informazione Finanziaria per l'Italia (UIF) e l'Autorità Nazionale Anticorruzione (ANAC) hanno sottoscritto un Protocollo d'intesa che consentirà il reciproco scambio di informazioni e la collaborazione per l'individuazione e lo sviluppo di iniziative utili ai fini del contrasto del riciclaggio dei proventi della corruzione.

L'Accordo, che tiene conto della crescente attenzione che gli organismi internazionali rivolgono all'utilizzo dei presidi antiriciclaggio ai fini del contrasto della corruzione, impegna le due Autorità, nell'esercizio delle rispettive funzioni istituzionali (anche di controllo) e nel rispetto dei reciproci vincoli di riservatezza, a scambiare informazioni utili a individuare fattori di rischio connessi con fenomeni corruttivi, ovvero suscettibili di pregiudicare il corretto funzionamento dei presidi anticorruzione nella pubblica amministrazione o l'efficace adempimento degli obblighi di segnalazione di operazioni sospette da parte degli uffici pubblici.

Inoltre, il Protocollo definisce ambiti specifici di collaborazione tra le due Autorità, volti, tra l'altro: all'individuazione di tipologie di attività o di condotte indicative di operazioni sospette, con particolare riferimento ai settori maggiormente esposti al rischio di riciclaggio e corruzione; alla definizione di modelli o schemi rappresentativi di comportamenti anomali; all'elaborazione di parametri, fattori di rischio e indicatori per la prevenzione della corruzione; all'effettuazione di analisi e studi congiunti su specifici settori o fenomeni; alla sensibilizzazione delle pubbliche amministrazioni, anche attraverso iniziative formative, circa il corretto adempimento degli obblighi antiriciclaggio.

L'Accordo pone le premesse per l'avvio di una costruttiva collaborazione tra le due Autorità che potrà accrescere l'efficacia delle rispettive attività istituzionali e favorire l'approfondimento dei nessi esistenti tra corruzione e riciclaggio, sviluppando ogni possibile sinergia nell'azione di prevenzione e contrasto.